Il protozoo “Toxoplasma gondi” è un parassita intracellulare che può colpire mammiferi, uccelli, roditori e anche l’uomo. La fonte di rischio maggiore è l’ingestione di carne cruda o poco cotta infetta (cioè contenente cisti di Toxoplasma).
Per un micio che vive in appartamento e si ciba di alimenti commerciali (croccantini o cibo umido) o di carne ben cotta, non c’è nessun rischio di contagio. Questo rischio è maggiore per i gatti liberi, che possono cibarsi di carne cruda (ritagli di carne trovati nella spazzatura o prede cacciate come uccellini e piccoli roditori).
Se il gatto ingerisce carne infetta, inizierà ad eliminare oocisti di Toxoplasma dopo circa una settimana, esclusivamente attraverso le feci, per un totale di 10-14 giorni (è improbabile che il gatto possa reinfettarsi ed eliminare una seconda volta). Le oocisti eliminate possono così contaminare terreni, acque, cibo ed eventualmente altri animali, compreso l’uomo.
Ci capita molto spesso di ricevere telefonate di future mamme che, allarmate da scarsa od errata informazione, vogliono allontanare Micio nel timore di venire contagiate dalla Toxoplasmosi. Se la futura mamma è negativa al test, rischia di essere contagiata dal suo gatto solo attraverso l’ingestione di feci infette.
Purtroppo la maggior parte dei medici non si cura di spiegare alle pazienti che non occorre allontanare Micio da casa: basta semplicemente seguire alcune norme igieniche per non incorrere in alcun pericolo di contagio. E’ molto più pericoloso cibarsi di carni crude o poco cotte come l’agnello, il maiale, gli insaccati crudi oppure verdure pulite poco e male (potrebbero essere contaminate da feci infette di gatto) o latticini non pastorizzati.
L’attenzione delle mamme in “dolce attesa” deve riguardare solo la lettiera di Micio, e quindi nell’ipotesi alquanto remota che un micio domestico sia positivo al Toxoplasma, può farla pulire ogni giorno da un famigliare, oppure può farlo lei stessa usando guanti in lattice usa e getta.
Qualunque buon veterinario può fornirvi tutti i consigli più adeguati per la vostra tranquillità, evitando di dare a Micio un grande dolore per l’abbandono!
Prima di separarvene, ponetevi una domanda: un veterinario donna e mamma (e se ne contano a migliaia) come farebbe a svolgere il suo lavoro?